Futura   (Lucio Dalla)

Chissà chissà domani,
su che cosa metteremo le mani,
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa,
non essere così seria, rimani...
I Russi, i Russi, gli Americani,
no lacrime non fermarti fino a domani,
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio è una notte di fuoco,
dove sono le tue mani
nascerà e non avrà paura nostro figlio.
E chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà,
cosa avrà nelle sue mani, le sue mani,
si muoverà e potrà volare nuoterà su una stella,
come sei bella,
e se è una femmina si chiamerà Futura.
Il suo nome detto questa notte
mette già paura,
sarà diversa bella come una stella,
sarai tu in miniatura.
Ma non fermarti voglio ancora baciarti,
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.
Di più muoviti più in fretta, di più benedetta
più su, nel silenzio tra le nuvole, più su
che si arriva alla luna
sì la luna! Ma non è bella come te questa luna
è una sottana americana. Allora su,
mettendoci di fianco, più su
guida tu che sono stanco, più su,
in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su
son sicuro che c'è il sole,
ma che sole, è un cappello di ghiaccio questo sole,
è una catena di ferro senza amore,
amore, amore, uh, uh amore!
Lento lento adesso batte più lento, ciao come stai
il tuo cuore lo sento i tuoi occhi così belli non li ho visti mai.
Ma adesso non voltarti voglio ancora guardarti non girare la testa,
dove sono le tue mani...
Aspettiamo che ritorni la luce, di sentire una voce,
aspettiamo senza aver paura domani.